Osteoporosi.ch - Cadute: Fratture

Fratture - Rischio - Conseguenze

Le fratture osteoporotiche sono dunque l’espressione di un’aumentata fragilità dell’osso e avvengono solitamente in occasione di piccoli traumi o piccole cadute. Possono però verificarsi anche senza alcun trauma, p.es. camminando (piedi, caviglie, ginocchia), tossendo (costole) o semplicemente piegandosi in avanti (vertebre).

Fratture più frequenti:

-         Polso: la frattura del polso è dovuta per lo più ad una caduta in avanti. Nella maggior parte dei casi può essere trattata ambulantemente in modo conservativo con un gesso. Può però essere invalidante se bilaterale.

-         Colonna: si tratta della frattura più frequente nelle donne (5% all'età 50-60 anni, 10% all'età di 60-70 anni, 17% all'età di 70-75 anni, 25% all'età di 75-80 anni). Le fratture vertebrali concernono quasi esclusivamente la regione dorsale e lombare, causando per lo più dolori acuti. Se più vertebre sono toccate la schiena si incurva formando un gibbo (cifosi), il tronco si raccorcia causando spesso una sintomatologia dolorosa cronica. Si tratta di fratture che si può solitamente trattare in modo ambulatoriale (analgesici, riposo), ma che necessitano talvolta anche di un ricovero in funzione dell’intensità dei dolori.  

Una parte delle fratture vertebrali è scoperta casualmente dalle indagini radiologiche. Si tratta per lo più di dolori che sono stati sottovalutati o mal interpretatati anni prima. Si ritiene inoltre che vi sia un certo numero di fratture vertebrali che possono verificarsi senza dolori o con dolori comunque non violenti. Contrariamente alle fratture traumatiche quelle osteoporotiche non causano quasi mai disturbi neurologici come paresi o paralisi.

-         Anca: le fratture dell’anca sono dovute nella maggior parte dei casi a delle cadute ma possono verificarsi anche spontaneamente. Si tratta di una frattura dalla conseguenze gravi, dato che necessita quasi nel 100% dei casi un  ricovero ed un intervento ortopedico, causando spesso una perdita di autosufficienza e talvolta non permette al malato di far ritorno al suo domicilio. La prognosi dipende molto dall’età. Così quasi 4  paz. su 10 con frattura dell’anca oltre i 75 anni non possono più far ritorno a casa e devono essere istituzionalizzati.

Prognosi dopo frattura dell'anca

© Lippuner et al., Osteoporosis International, 1997

-         Bacino: relativamente frequenti sono le fratture dei rami ischio-pubici e ilio-pubici, che causa dei dolori inguinali spesso irradianti nella regione anteriore o interna della coscia. Altre sono più rare ma spesso difficili da diagnosticare, non essendo riconoscibili con indagini radiologiche convenzionali, come p.e. la frattura del sacro.

-         Arti inferiori: ben note sono le fratture, spesso spontanee, delle ginocchia, caviglie e avanpiedi. Si manifestano con dolori improvvisi, difficoltà di caricare il peso e talvolta con un gonfiore che può imitare un processo infiammatorio (p.e. artrite). Spesso non sono visibili sulle radiografie iniziali ma solo su quelle eseguite a distanza di 2-4 settimane.

Domanda al Consulente

continua


© Dr. P. Pancaldi, aggiornato  il 14.12.2008 17:27:55