Le possibilità di utilizzo delle nuove tecnologie all'avanguardia: i Laser. Come capita con ogni nuova possibilità terapeutica, bisogna fare attenzione nella scelta della miglior soluzione e alla loro specificità. Potenza energetica, lunghezza d'onda, tempo di emissione, sono tra i fattori che determinano questa specificità che si traduce in indicazioni mirate. (Si possono ricordare anche le alternative terapeutiche al trattamento laser nel campo dermatologico.)
Attualmente sono online le seguenti informazioni:
Rimozione Laser Tatuaggi - www.tatuaggio.com
Prossimamente e in fase di elaborazione e ricerca:
Laser a Eccimeri (www.eccimeri.ch)
Luce e modo d’azione dei laser
Il
primo apparecchio laser fu sviluppato nel 1960 da T. H. Maiman. I raggi sono
elettromagnetici come quelli solari visibili. A seconda della lunghezza d’onda
della luce laser, il suo raggio non è visibile a occhio nudo. Il termine
“luce laser” è stato utilizzato perché, come la luce visibile, può essere
concentrata in piccole lenti, defrattata in prismi e riflessa sulle superfici.
Le lenti permettono di ottenere delle luci laser di alta intensità. Il termine laser è nato dall’acronimo “light amplification
by stimulated
emission
of radiation”
(= amplificazione di luce da un’emissione stimolata di raggi). Lo scopo
dell’impiego medico della luce laser sulla pelle e sulle mucose è quello di
far sparire delle alterazioni cutanee senza lasciare cicatrici o qualsiasi tipo
di traccia. L’obiettivo è la distruzione selettiva di alcune strutture
cutanee mirate, chiamate cromofori, tutto questo preservando l’integrità dei
tessuti adiacenti. Il metodo consiste nell’assorbimento selettivo dai cromofori
di luce laser di una lunghezza d’onda data che è in seguito trasformata in
calore. L’emoglobina, la melanina, i pigmenti esogeni, l’acqua,
rispettivamente l’acqua dei tessuti sono i cromofori
cutanei. La selettività, chiamata fototermolisi
selettiva, è ottenuta dalla scelta di lunghezze d’onda (cioè dalla
scelta di un buon apparecchio laser), della durata adeguata di un impulso e dal
raffreddamento della pelle. Così le piccole strutture (per es. i pigmenti)
necessitano di impulsi di più corta durata rispetto alle strutture più
importanti (per es. i vasi sanguinei), perché il calore necessario si disperde
più rapidamente nelle strutture più piccole.
Semplificando, classifichiamo i laser, in grosso modo, in tre categorie secondo il loro campo d’applicazione:
laser per i capillari
laser per i pigmenti
laser chirurgici o ablativi
La
tabella 1 riassume le strutture mirate, la lunghezza d’onda
d’assorbimento (selettiva) e le alterazioni cutanee ottenute.
Un
metodo alternativo, l’IPL (intense
pulsed light)
o la tecnica dei flash luminosi, consiste nella riduzione, tramite un filtro
ottico, della luce (policromatica) normale in uno spettro di lunghezza d’onda
terapeutica ben precisa.
Il
vantaggio di una grande possibilità d’utilizzo di questo tipo di luce è
purtroppo controbilanciato dall’inconveniente di un margine terapeutico molto
esiguo. In altre parole, l’azione terapeutica e gli effetti secondari (=
ustioni) sono molto più ravvicinati rispetto a una terapia con i “veri
apparecchi laser”.
Tabella
1.
Campo d’applicazione dei laser pulsati
Struttura
mirata (cromofori) |
Lunghezza
d’onda/ |
Lesioni
cutanee tipiche |
Emoglobina |
(laser
per vasi sanguinei) |
Lesioni
vascolari (flammèche, emangiomi, couperose,
teleangectasie) |
Melanina |
(laser
per pigmenti) |
Macchie
pigmentose/senili |
Colore
esogeno |
810
nm (laser a diodi) |
Tatuaggi |
Acqua
/ acqua tissutale |
(laser
chirurgici, ablativi) |
Pelle
cicatriziale, rugosa, |
Tabella
2. Alternative terapeutiche al
trattamento laser
Alterazioni
cutanee |
Metodi
alternativi o complementari |
Teleangectasie
venose |
Scleroterapia |
Pelle
cicatriziale, rugosa, lesioni da UV |
Abrasione
dermica, impianto, lifting
facciale, crioterapia risp. criopeeling, acido
vitamina A, acido di frutta, peeling chimici con diverse sostanze |
Macchie
pigmentate/senili |
Crioterapia,
vitamina A acida, acido di frutta, peeling chimici |
Elettrocoagulazione,
curettage, crioterapia, escissione (col vantaggio che vi è una verifica
istologica) |
|
Verruche
virali palmo-plantari |
Crioterapia,
differenti medicamenti topici, bleomicina o Interferon sopra- e
intralesionali, ecc... |
Condilomi
acuminati |
Elettrocoagulazione, crioterapia, podofillina, imiquimod |
Ipertricosi
chiara |
Epilazione
elettrica, ceretta, rasatura |
© Dr. S. Gilardi, pubblicato il 22.05.2003, aggiornato il 08.02.2009 12:52:30