Dermatologia: La fotochemoterapia (Terapia Puva sistemica)
La fotochemoterapia è una cura della pelle con la luce. Dopo la somministrazione di pastiglie si irradia la parte malata con raggi ultravioletti (UV) a lunga lunghezza d’onda. Le pastiglie hanno il potere di rafforzare la reazione alla luce del paziente.
Questo
tipo di terapia richiede un preciso controllo clinico. Il metodo di cura (per
es. l’utilizzazione esterna o interna del medicamento) viene stabilito dal
medico. All’inizio della cura le irradiazioni vengono eseguite 3-4 volte alla
settimana (lu, ma, gio, ve). È necessario attenersi assolutamente a due criteri
fissati dal medico:
Chi
sceglie questo trattamento deve anche essere disponibile per i futuri,
necessari, controlli medici.
A
volte la presa dei medicamenti può provocare una leggera nausea, insignificante
e facilmente curabile. Durante le irradiazioni può subentrare un rossore, a
volte anche un gonfiore della pelle e, spesso, una forte abbronzatura. È
necessario evitare di esporsi alla luce del sole per almeno 8 ore dopo la presa
dei medicamenti. Nel caso questo non sia possibile è indispensabile portare gli
occhiali da sole e non esporsi per alcun motivo direttamente ai raggi solari,
perché questo può provocare gravi effetti collaterali.
Nel
caso di una gravidanza è meglio non effettuare questa cura.
Lo scopo della fotochemoterapia è di facilitare ed accorciare la cura di determinate malattie della pelle. Non si può con questo eliminare la predisposizione alla malattia. Anche la PUVA-terapia, terapia con presa di psoralene (P), come tutte le altre cure intense per la psoriasi, dovrebbe venire effettuata temporaneamente, questo per evitare un veloce invecchiamento della pelle.
Solo da alcuni anni la federazione delle casse malati rimborsano le spese dovute a una terapia PUVA. Secondo accordo con le casse malati questa viene riconosciuta e fatturata come cura eseguita sotto controllo medico, prevedendo così una fatturazione che comprende oltre alle sedute di UV, una consultazione medica per ognuna delle prime tre sedute e una consultazione alla settimana per il seguito della cura.
Uso
di occhiali protettivi per i pazienti soggetti a terapia "PUVA"
Durante
la terapia “PUVA” (dal momento della presa del medicamento e fino ad almeno
12 ore dopo) gli occhi dovrebbero venir protetti dai raggi ultravioletti (UVA).
Senza occhiali protettivi sussiste il rischio teorico, nel caso di una lunga
terapia, di contrarre una cataratta. Finora non si è potuto costatare nessun
caso di offuscamento del cristallino dovuto alla terapia “PUVA”. I comuni
occhiali da sole con lenti scure non sempre offrono una protezione sufficiente
contro gli ultravioletti A (UVA), quindi consigliamo ai nostri pazienti
l’acquisto di speciali occhiali protettivi UVA.
Durante
il giorno della seduta-terapia “PUVA”, anche se il tempo non è soleggiato,
il paziente dovrebbe trattenersi all’aperto il meno tempo possibile. Inoltre,
gli occhiali da usare obbligatoriamente durante ogni seduta “PUVA” si
possono acquistare nei negozi di articoli sanitari oppure, a richiesta, nel
nostro ufficio.
© Dr. S. Gilardi, aggiornato il 05.09.2004 14:34:52