Articoli - Andrologia: Viagra, 4 anni di successo

  1. Il farmaco che aiuta la virilità è nato da un imprevisto di grande interesse scientifico. - S. Sciancalepore

  2. "Prima di usarlo fate alcune semplici verifiche". - Intervista al Dr. S. Gilardi di S. Sciancalepore

  3. Disfunzioni per 350 mila uomini - S. Sciancalepore


Il farmaco che aiuta la virilità è nato da un imprevisto di grande interesse scientifico.

Le vie della ricerca scientifica sono infinite, a volte imprevedibili. Gli imprevisti possono essere spiacevoli: parti con una buona idea, lavori un sacco, passi ore ed ore in laboratorio a sperimentare e quella buona idea si rivela un fallimento. Ma non è sempre così: certi imprevisti si rivelano piacevoli sorprese di grande interesse scientifico, di grande aiuto per molte persone e di grande interesse economico. Per il Viagra, forse il farmaco più noto da quattro anni a questa parte, rimedio per virilità incerte o declinanti, è andata proprio così.

Anno 1991: nei laboratori della ditta farmaceutica Pfizer di Kent, in Gran Bretagna, tre ricercatori, Andrew Bell, David Brown e Nicholas Terret, scoprono che una sostanza (poi brevettata con il nome di Sildenafil) potrebbe essere utile per curare un frequente disturbo cardiaco, l’angina. Nel 1994, Terret inizia a somministrare il Sildenafil a pazienti anginosi: i benefici sono modesti se non fosse - ecco l’imprevisto! -  per un inatteso effetto collaterale, cioè l’erezione del pene dei pazienti trattati. Prima di raccontare il seguito, però, facciamo un salto indietro al 1977. In quell’anno, Ferid Murad, un biochimico dell’Università del Texas, fa una scoperta sensazionale: dimostra che un gas, l’ossido di azoto (formula chimica, NO) è capace di trasmettere dei segnali nell’organismo, esattamente come fa un ormone o un neurotrasmettitore nel sistema nervoso che invece non sono gas. In particolare, Murad, nota che l’NO agisce sui muscoli lisci, quei muscoli che sono presenti - oltre che in altri organi - nel rivestimento delle arterie e delle vene. Per questa scoperta, Murad e altri due scienziati, Robert Furchgott e Louis Ignarro, ricevettero il premio Nobel per la Medicina nel 1998.

I ricercatori che sperimentavano il Sildenafil per la cura dell’angina ipotizzarono che questa sostanza agisse potenziando l’azione dell’NO: questo gas è infatti fondamentale per provocare l’erezione. L’NO trasmette ai muscoli lisci che rivestono le arterie del pene l’”ordine” di rilassarsi, di diminuire il tono muscolare provocando così un maggior afflusso di sangue nei corpi cavernosi (una specie di spugna) del pene: l’organo si riempie di sangue, le vene che dovrebbero allontanarlo si chiudono e si ha l’erezione. Terret capì subito l’importanza, anche commerciale, del Sildenafil e mise a punto con i chimici della Pfizer i nove passi che avrebbero portato alla fabbricazione della famosa pillola azzurra: il 27 marzo 1998, la Food and Drug Administration approvò l’uso negli Stati Uniti del Viagra, il primo farmaco contro l’impotenza. Pochi mesi dopo, anche le Autorità svizzere - prime in Europa - consentirono la distribuzione del Viagra nelle farmacie. Il successo decretato alla pillola azzura per la cura delle disfunzioni erettili (un termine più preciso per indicare quello che comunemente si chiama impotenza) fu davvero notevole sin dalla sua prima apparizione nelle farmacie: negli Stati Uniti, nei primi quattro mesi dall’approvazione del farmaco, vennero prescritte ben 3 milione e mezzo di ricette per il Viagra e nel mondo si calcola che più di 16 milioni di pazienti siano in terapia con questo farmaco. Per la Pfizer, è stata una formidabile iniezione di capitali grazie anche ai vistosi guadagni realizzati nelle maggiori Borse del mondo.

Naturalmente, il successo decretato al Viagra non poteva lasciare indifferenti i mercanti delle bancarelle virtuali di Internet. Ormai non c’è sito, da quelli più accreditati come Yahoo fino a quelli specializzati nel soddisfare i peggiori istinti sessuali, che non offra il servizio “Buy Viagra!”, cioè “Compra il Viagra!”, senza bisogno di ricetta medica, comodamente recapitato a casa, in pacco anonimo. C’è da fidarsi? Premesso che il Viagra va sempre prescritto dal medico (un uso improprio del farmaco può essere molto pericoloso, in alcuni casi ben noti si può anche morire), il Viagra comprato via Internet può essere autentico, ma rubato: i casi di furti di confezioni del farmaco sono infatti abbastanza diffusi. Ci sono poi copie più o meno ben fatte e più o meno legali - generalmente prodotte in Asia - e ci sono vere e proprie truffe: falsi Viagra reclamizzati con Internet contengo delle non meglio precisate erbe “afrodisiache” (in alcuni casi potenzialmente pericolose) e ci sono Viagra che dell’originale mantengono solo la forma e il colore della compressa mentre il resto è un intruglio di zucchero, amido e talco.

Ma il pericolo maggiore per il Viagra potrebbe non venire dal mercato parallelo di Internet, bensì dalla concorrenza di un’altra ditta farmaceutica, la statunitense Ely Lilli che sta per calare il suo asso: si chiama Tadalafil, una molecola che favorirebbe l’erezione anche se assunta molte ore (da 24 a 36) prima del rapporto sessuale, diversamente dal Viagra che va preso preferibilmente circa un’ora prima. Il nuovo farmaco anti-impotenza è ancora in sperimentazione, ma le Autorità sanitarie statunitensi lo hanno già approvato in via preliminare dopo i risultati favorevoli di un test eseguito su volontari: anche gli effetti collaterali, come nel caso del Viagra, sarebbero trascurabili.

Il Tadalafil dovrebbe entrare in commercio negli USA nel 2003, se le ulteriori sperimentazioni saranno favorevoli. Riuscirà questo farmaco a scalzare dal trono la celebre confezione a losanghe blu del Viagra? Ai maschi l’ardua sentenza.

Sergio Sciancalepore

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"Prima di usarlo fate alcune semplici verifiche".

Intervista al dottor Stefano Gilardi, medico di Locarno, di Sergio Sciancalepore.

Dottor Gilardi che cos’è la disfunzione erettile?

“E’ il termine col quale si definisce con maggior precisione quella che prima era chiamata l’impotenza: è l’incapacità di raggiungere e di mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale. Questa incapacità può essere occasionale oppure cronica”.

Quali sono le cause di questa disfunzione?

“Sono numerose, sia di tipo somatico che psicosomatico. Quelle somatiche, dipendenti cioè da malattie o traumi di parti del corpo, possono essere di tipo neurologico come le lesioni dei nervi pelvici che innervano il pene: questo accadeva soprattutto quando si eseguivano interventi chirurgici molto aggressivi per asportare la prostata, mentre oggi ci sono tecniche più conservative. La disfunzione da cause nervose può manifestarsi nel diabete avanzato (polineuropatia diabetica), nella sclerosi multipla, nel morbo di Alzheimer e in quello di Parkinson”.

La disfunzione erettile dipende anche da disturbi dei vasi sanguigni?

“Sì, come quando - con l’età - le pareti delle arterie si sclerotizzano, si induriscono oppure quando le vene del pene hanno delle particolari malformazioni che impediscono ai corpi cavernosi di riempirsi adeguatamente di sangue durante l’erezione: è un disturbo tipico nei soggetti più giovani”.

Anche i farmaci possono provocare la disfunzione?

“La disfunzione erettile può essere un effetto collaterale abbastanza frequente quando si usano i betabloccanti, farmaci per la cura dell’ipertensione arteriosa. Anche farmaci contro l’ansia o gli anticolinergici possono provocare la disfunzione, ma non è frequente: solo raramente sono stati osservati casi di disfunzione a seguito dell’uso di farmaci contro l’ulcera. E’ opportuno ricordare che le bevande alcoliche assunte in gran quantità, in un primo momento aumentano il desiderio sessuale ma poi influiscono negativamente sull’erezione”.

E’ vero che una delle prime manifestazioni della depressione può essere l’incapacità di avere un’erezione?

“Sì, però questa incapacità è sovente accompagnata da una diminuzione del desiderio sessuale, della libido: è uno dei sintomi tipici della depressione, malattia che provoca una progressiva perdita di ogni interesse e piacere per la vita, compreso quello sessuale”.

Prima di consigliare l’uso di farmaci come il Viagra, quali accertamenti bisogna fare?

“Prima di tutto, accertarsi se esistono erezioni spontanee mattutine o notturne: se ci sono, la disfunzione erettile ha cause psichiche perché gli organi che provocano l’erezione funzionano ed è inutile usare il Viagra. Se invece si sospetta una causa organica, si fanno degli esami per accertare il funzionamento dei vasi del pene: oggi abbiamo a disposizione l’Ecodoppler che, in modo assolutamente indolore, permette di scoprire se ci sono problemi vascolari da trattare con la chirurgia o con il Viagra. In rari casi, bisogna valutare anche possibili cause ormonali, perché l’assenza di libido e quindi di erezione può dipendere da un eccesso di produzione di prolattina o dalla mancanza di ormoni androgeni”.

Dottor Gilardi, quando è inutile usare il Viagra?

“Quando la funzione erettile è normale. Il Viagra è un farmaco, non un afrodisiaco, non fa aumentare il desiderio o il piacere sessuale e non è nemmeno la soluzione per risolvere le crisi o le difficoltà della vita di coppia”.

Chi non può assumere il Viagra?

“Quelle persone che già assumono farmaci a base di nitrati: in tal caso il Viagra può potenziarne l’effetto e causare una caduta della pressione che può essere anche irreversibile. Per il resto, i numerosi studi hanno dimostrato che non ci sono altre controindicazioni, nemmeno quella dell’età: va bene anche per persone anziane e gli effetti collaterali sono minimi e ben tollerati. La dose generalmente utilizzata è quella di 50 milligrammi, presa un’ora prima del rapporto, evitando nel contempo di consumare un pasto ricco di cibi grassi”.

E’ vero che chi usa il Viagra può farne a meno dopo un certo tempo?

“Sì, l’ho constatato in alcuni pazienti. Per loro, l’uso iniziale del farmaco è stato come uno stimolo a riprendere una vita sessuale ed affettiva che era diventata insoddisfacente: è stato come riacquistare fiducia nelle proprie capacità”.

Sergio Sciancalepore

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Disfunzioni per 350 mila uomini

E’ difficile sapere con precisione quanti uomini abbiano problemi di disfunzione erettile: nonostante i tempi, è ancora diffuso un atteggiamento di riservatezza se non addirittura di vergogna circa questi problemi. I dati desunti da ricerche effettuate in varie occasioni sono quindi da considerarsi per difetto. In Svizzera dovrebbero essere circa 350 mila i soggetti con disfunzioni erettili, circa 100 milioni nel mondo: uno studio del British Medical Journal del 1998 stima che il problema riguardi la metà dei soggetti tra i 50 e i 70 anni. E’ tuttavia sbagliato ritenere che queste disfunzioni riguardino solo persone anziane e, se è vero che la frequenza aumenta con l’età, non è un disturbo connesso con l’invecchiamento: infatti può essere riscontrato anche in uomini relativamente giovani, dal momento che intorno ai 40 anni il 30 per cento della popolazione maschile ha disfunzioni erettili di lieve o media gravità.

Per questo motivo, i maschi dovrebbero consultare regolarmente un medico allo scopo di diagnosticare precocemente disturbi della sessualità che, come nel caso delle disfunzioni erettili, possono essere generalmente curati con successo. Il Viagra ha dimostrato di essere un farmaco piuttosto efficace, ben tollerato con poche e ben note controindicazioni: recentemente, uno studio dell’ Associazione dei medici americani, ha dimostrato che la somministrazione di Viagra in soggetti affetti da malattia coronarica stabilizzata e che non assumono farmaci a base di nitrati, non aumenta il rischio di un infarto. Ricordiamo che in Svizzera, nell’aprile del 2001, l’apposita Commissione federale ha accolto il ricorso della Pfizer contro la decisione dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali di non autorizzare il rimborso del Viagra da parte delle Casse malati: il farmaco può essere rimborsato quando la disfunzione erettile sia conseguenza di lesioni nervose comprese quelle di natura chirurgica o di malattie come il diabete, la sclerosi a placche ed altre.

C’è un ultimo dato da sottolineare. Finora le ricerche sulle disfunzioni sessuali si sono concentrate sui maschi e sui disturbi erettili: in realtà, una recente ricerca condotta negli USA rivela che ben il 43 per cento delle donne lamenta disturbi sessuali, contro il 31 per cento dei maschi. C’è ancora molto da scoprire in questo campo, particolarmente in quell’organo che può essere considerato il vero centro di comando della sessualità maschile e femminile: il cervello.

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www.Andrologia.ch 


© Sergio Sciancalepore, Corriere del Ticino, 13 settembre 2002, aggiornato  il 19.07.2005 16:38:10