Allergologia - Allergie: Veleno d'imenotteri (di vespe e api)

Con l'ipersensibilità alimentare e medicamentosa, l'allergia alle punture di insetti è la causa più frequente delle urgenze allergologiche.

L'incidenza dell'allergia al veleno d'imenotteri, pur essendo difficile da determinarsi, è stimata essere in Svizzera da 3 a 4 decessi annui causati dalle reazioni allergiche alla puntura d'imenottero. 

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Insetti potenzialmente responsabili di reazione allergiche clinicamente gravi o occasionalmente fatali:

Altri artropodi (zanzare, tafani, zecche) possono eccezionalmente indurre reazioni allergologiche, praticamente mai gravi né fatali. 

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Indispensabile distinguere le reazioni allergiche da quelle da conseguenti alla tossicità di componenti del veleno. Quest'ultime vanno dalla normale reazione locale a manifestazioni generalizzate conseguenti all'aggressione di numerosi imenotteri (almeno 50 punture contemporaneamente). Le reazioni allergiche si manifestano generalmente anche solo dopo una puntura con quadri clinici che vanno dalla reazione cutanea locale-estesa alla morte improvvisa. La rapidità di insorgenza dei sintomi è correlata dalla gravità della reazione clinica. La morte, soprattutto nei giovani, può sopraggiungere per asfissia da edema della glottide; negli adulti, invece, la causa del decesso è spesso da imputare all'interessamento dell'apparato cardio-circolatorio. Si nota talvolta pure l'insorgenza di reazioni cutanee di tipo ritardato (apparizione di lesioni dopo alcune ore e loro persistenza per alcuni giorni). 

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Gli allergologi sono abituati a classificare le reazioni da punture d'imenotteri secondo la classificazione del pediatra H. L. Müller di Boston, in quattro gradi di severità.

  1. grado: sintomi cutanei locali.

  2. grado: sintomi gastrointestinali e/o cutanei disseminati (orticaria).

  3. grado: difficoltà respiratoria dovuta all'asma o ad un edema delle laringe.

  4. grado: difficoltà circolatorie e dello shock anafilattico, associato sovente ad una perdita di conoscenza. 

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Generalmente i primi sintomi appaiono pochi minuti dopo la puntura dell'imenottero, molto più raramente solo dopo mezz'ora. Le reazioni allergiche generalizzate con esito fatale (ciò che è molto raro) sono quelle che si constatano nei pazienti con più di 40 anni e che hanno già avuto nei loro antecedenti dei problemi alle vie respiratorie o di tipo cardiovascolare.

In conclusione si può affermare che in Svizzera le allergie da veleni d'imenotteri restano ancora oggi un pericolo anche letale, ma che la possibilità di pronto intervento e di prevenzione sono eccellenti ed è veramente peccato se queste non vengono sfruttate. Per questo è oltremodo importante indirizzare coloro che hanno avuto reazioni importanti presso un medico specialista per valutare gli eventuali passi da intraprendere a scopo preventivo e terapeutico. In effetti ogni paziente dovrebbe essere istruito sulle terapie da instaurare immediatamente dopo una puntura d'imenottero se è ritenuto allergico. Da notare le ottime possibilità farmacologiche a disposizione, tra cui pure, oltre agli abituali antistaminici e corticosteroidi per via orale, anche la possibilità di mettere a disposizione delle iniezioni di adrenalina già pronte. 

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In caso di allergie di III° e IV° grado secondo la classificazione sopraccitata è generalmente indicata una cura di desensibilizzazione specifica tramite iniezioni con appositi estratti. Prima di eseguirla il paziente sarà sottoposto, oltre agli esami serologici, a dei test cutanei per cercare di stabilire qual è la soglia di sensibilizzazione. A questo scopo si utilizzeranno delle concentrazioni crescenti di veleno in questione. La tecnica è quella delle iniezioni intracutanee. 

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Dopo 5 anni di cura iposensibilizzante si verifica l'efficacia della stessa (a livello serologico con la comprovata diminuzione di IgE specifiche e a livello cutaneo con un'aumentata soglia di reazione ai test intracutanei con concentrazioni crescenti del veleno d'imenottero) con un test di provocazione: il paziente viene punto dall'ape o dalla vespa, il tutto ovviamente in un ambiente pronto per un eventuale intervento d'urgenza. Quando il paziente vedrà che la puntura di un imenottero non lo metterà più in pericolo di vita, vivrà più rassicurato e persuaso dalla validità della cura desnsibilizzante subita. 

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Allergologia: Allergie - Diagnosi - Terapie - Prevenzione - Consigli


© Dr.  S. Gilardi, pubblicato il 11.05.2002, aggiornato  il 01.12.2007 23:16:43