Articoli - Calvizie: Perdita dei capelli... cosa si può fare?
Quanto è diffusa la perdita dei capelli e fino a che quantità può considerarsi normale?
Essendo l`alopecia androgenetica la causa più frequente dela perdita di capelli, sarà l`uomo quello che ne è maggiormente colpito e già dall`età di 18-20 anni. Nella donna la perdita di capelli di tipo androgenito è invece presente in maggior misura nella fase post-meno-pausale. A titolo puramente indicativo si può indicare in 100 il numero dei capelli che si possono perdere giornalmente entro limiti cosiddetti fisiologici.
Qual è la causa principale e la forma più frequente della perdita dei capelli?
L'alopecia androgenetica, cioè la perdita di capelli della regione fronto-occipitale determinata da una maggiore sensibilità agli ormoni maschili dei recettori presenti nei bulbi piliferi, è di gran lunga la manifestazione più frequente di perdita di capelli che noi conosciamo. Essa colpisce in particolar modo i maschi ed è una predisposizione genetica, dunque ha una potenziale tendenza all' ereditarietà. Nella donna la diminuita produzione di estrgeni che si riscontra con la menopausa favorisce l'azione antagonista degli ormoni maschili in lei presenti.
Cosa può fare l'uomo?
In caso di alopecia androgenetica maschile attualmente la cura ottimale prevede l'applicazione di minoxidil, in un primo tempo al 5%, in seguito al 2%, a un regime di 2 applicazioni al giorno, l'assunzione per via orale di finasteride (sostanza già nota per i suoi effetti positivi nell'ambito della lotta contro l'iperplasia della prostata) e l'autotrapianto tramite micro-e minigrafs.
E la donna?
Come per l'uomo, innanzitutto, la donna deve lottare contro la causa qualora questa venga identificata e sia potenzialmente eliminabile (correzione di un disturbo alimentare con maggiore apporto di ferro, di zinco, di proteine in genere, cura della disfunzione tiroidea, cura dell'infezione, cura della turba psichica, ecc...). In caso di alopecia androgenetica di tipo femminile è sicuramente indicata l'applicazione di minoxidil.
Prodotti che promettono miracoli vengono offerti al di fuori delle fermacie e degli studi medici. Numerosi cosmetici sono offerti in particolar modo per le donne. Cosa ne pensa?
Sono profondamente convinto che il disturbo soggettivo, e talvolta oggetivo, della perdita di capelli non debba essere banalizzato ma analizzato a fondo da un medico, poiché l'alopecia può essere il sintomo "superficiale" di una patologia sottogiacente. Per questo non consiglio mai di ricorrere a prodotti terapeutici generici, ma di consultare il farmacista e il medico.
Qual è la sua opinione sui prodotti che contengono vitamine, oligominerali ecc.?
Prodotti contenenti oligominerali, vitamine e proteine possono essere indicati in un periodo post-operatorio, post-infettivo o post-terapia antidepressiva nell'intento di favorire la ricresita più rapida di un capello robusto. In caso di alopecia androgenetica, invece, qualsiasi prodotto di questo tipo è inutile.
L`automedicazione con la consulenza del farmacista è da considerare quale primo passo?
Potrebbe essere un primo passo, fermo restante che la diagnosi sia palese (ad esempio incipiente e moderata alopecia androgenetica) e che il farmacista sappia dell'esistenza delle possibili cause e terapie in situazioni di alopecia.
Quando è indicato consultare il medico? Le terapie combinate (es. vitamine + ormoni e/o minoxidil) sono ragionevoli?
La consultazione del medico è sicuramente indicata quando la perdita di capelli si protrae oltre le tre settimane.
Cosa dovrebbe fare una donna se soffre di perdita dei capelli persistente?
Se una donna soffre di persistente perdita di capelli deve innanzitutto cercare di obiettivarla contando il numero di capelli che perde giornalmente: capelli che si trovano sul guanciale al mattino e capelli persi pettinandoli. Constatata un'effettiva perdita di capelli non esiti a consultare il proprio farmacista o il medico.
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Dr. S. Gilardi, adattato da: Vivere a Tempo Pieno, no 89, IX-X 2001, aggiornato il 19.07.2005 16:38:03